sabato, luglio 11, 2020
GIACINTO PLESCIA: ontopologia
GIACINTO PLESCIA: giacinthom
GIACINTO PLESCIA: ontopology sublime
GIACINTO PLESCIA
SUBLlME
ABSTRACT
Tr@nsontologi@ Sublime:
1-LA SUBLATIONE
ANASSIMANDRO
LONGINO-PLOTINO-KANT-BURKE
FRIEDERICH-HEIDEGGER
PAREYSON-PROUST
2-L' IMAGO SUBLIME
SCHELLING,HÖLDERLIN, K.D.FRIEDRICH
2.Tr@nsestetic@ Excst@tic@
3.Tr@nsdyn@mis Sublime
TR@NSONTOLOGI@ SUBLIME:
1-LA SUBLATIONE
ANASSIMANDRO
LONGINO-PLOTINO
KANT-BURKE
FRIEDERICH
HEIDEGGER
PAREYSON
PROUST
Pareyson disvelò l’intenzionalità estetica del sublime enigmatico quale Bellezza sublime della esteticità nulla, quasi fosse l'analisi topologico-transcendentale dell’esteticità sublime o sublazione superiore della conoscenza epistemica.
GIACINTO PLESCIA: sublimeggi
........................r@nsp@ziotempo sublime: ....ontopologi@ dell'ontopokroni@
............: PHERECYDES svelò la differenza ontoteologica o mitologica del Chronos sublime e la Chthonie o Ground o grund o meglio ab-grund che spazieggi ontoteologica o mitopoietica sublime. ANAXIMANDro disvelò l'apeiron che spaziotempeggia quale physis che infiniteggi senza fine, infiniteggia sublime e dynameggia, mentre Diodorus e Democritus differenziarono l'apeiron e l'archè che cosmeggi quale cosmesi o kalousia o bellezza finita dell'infinito sublime anaximandreo: delicate membrane spazieggiano topologiche, quali varietà sferiche o phenomena, quali imago dell'ecstasy eonyka platonica o eidousia, o ideale Cronotopia della Physis Ontopologica.
Lo spazio è la libertà che situeggi, Spazieggi, ove campeggi il deieggiare, là ove gli dei sono fuggiti, Gli spazi lì sublimeggi. Lo spazio è la libertà che sublimeggi.
Nello spazio il sublime disvela eventi. Cos'è lo spazio che sublimeggi? La natura di quell'evento è il sublime. Ma qual è il sublime? Che cosa ne è del vuoto che spazieggi? Il vuoto è sublime o sublimeggia.
Il vuoto non è più nulla, non nulleggia. Né è l'evento che decostrueggi, è un evento che sublimeggi, decostrueggia la sublime differenza.
GIACINTO PLESCIA: transplendenza
.....................dynon o fyon eraklitiano, quale essere abissale che si eventui senza fine, quale risplendenza sublime o transplendenza sublime o tramontanza: qui la transpurezza è transkatarsi e la sua transfenomenica suscita quel sentimento o quella tensione o quella intermittenza che tanta fortuna avrà nel pensiero di Burke e di Kant, tanto da eventuare il transfenomeno del sublime o il noumeno del sublime, ovvero il sublime fenomenico e il sublime noumenico.