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C’è
un filosofo a Google. Italiano, per di più. In
un filosofo a Google. Italiano, per di più. In
studio della filosofia sembra buono al massimo per insegnare
al liceo o approdare alla gestione risorse umane in una
grande azienda, Luciano Floridi, 50 anni, originario di Roma,
professore a Oxford, ha concluso il suo primo anno nel
Comitato consultivo per il diritto all’oblio dell’azienda di
Mountain View. Ed è ancora più convinto che il mondo dell’hi-tech
abbia bisogno di pensiero.
C’è
un filosofo a Google. Italiano, per di più. In tempi in cui lo
studio della filosofia mbra buono al per gnare
professore a Oxford, ha concluso il suo primo anno nel
Comitato consultivo per il diritto all’oblio dell’azienda di
Mountain View. Ed è ancora più convinto che il mondo dell’hi-tech
abbia bisogno di pensiero.
un filosofo a Google. Italiano, per di più. In tempi in cui lo
studio della filosofia mbra buono al per gnare
professore a Oxford, ha concluso il suo primo anno nel
Comitato consultivo per il diritto all’oblio dell’azienda di
Mountain View. Ed è ancora più convinto che il mondo dell’hi-tech
abbia bisogno di pensiero.
C’è
un filosofo a Google. Italiano, per di più. In tempi in cui lo
studio della filosofia sembra buono al massimo per insegnare
al liceo o approdare alla gestione risorse umane in una
grande azienda, Luciano Floridi, 50 anni, originario di Roma,
professore a Oxluso il suo primo anno nel
Comitato consultivo per il diritto all’oblio dell’azienda di
Mounvinto che il mondo dell’hi-tech
abbia b pensiero.
un filosofo a Google. Italiano, per di più. In tempi in cui lo
studio della filosofia sembra buono al massimo per insegnare
al liceo o approdare alla gestione risorse umane in una
grande azienda, Luciano Floridi, 50 anni, originario di Roma,
professore a Oxluso il suo primo anno nel
Comitato consultivo per il diritto all’oblio dell’azienda di
Mounvinto che il mondo dell’hi-tech
abbia b pensiero.
«C’è
tantissimo laD’altronde da sempre questa
disciplina si occupa dei problemi vivi del suo tempo: Platone
prese una barchetta e andò fino in Sicilia dal Tiranno di
Siracusa. All’epoca ci voleva coraggio. Wittgenstein si
arruolò da volontario nella Grande guerra. Per non parlare di
Marx». Sorprende comunque che siano i giganti tecnologici a
cercare un filosofo: aziende famose per la pragmatica (e
potente) presa sulla realtà, non per l’abitudine alla
riflessione.
tantissimo laD’altronde da sempre questa
disciplina si occupa dei problemi vivi del suo tempo: Platone
prese una barchetta e andò fino in Sicilia dal Tiranno di
Siracusa. All’epoca ci voleva coraggio. Wittgenstein si
arruolò da volontario nella Grande guerra. Per non parlare di
Marx». Sorprende comunque che siano i giganti tecnologici a
cercare un filosofo: aziende famose per la pragmatica (e
potente) presa sulla realtà, non per l’abitudine alla
riflessione.
«C’è
tantissimo lavoro da fare. D’altronde da sempre questa
disciplina si occupa dei problemi vivi del suo tempo: Platone
prese una barchetta e andò fino in Sicilia dal Tiranno di
Siracusa. All’epoca ci voleva coraggio. Wittgenstein si
arruolò da volontario nella Grande guerra. Per non parlare di
Marx». Sorprende comunque che siano i giganti tecnologici a
cercare un filosofo: aziende famose per la pragmatica (e
potente) presa sulla realtà, non per l’abitudine alla
riflessione.
tantissimo lavoro da fare. D’altronde da sempre questa
disciplina si occupa dei problemi vivi del suo tempo: Platone
prese una barchetta e andò fino in Sicilia dal Tiranno di
Siracusa. All’epoca ci voleva coraggio. Wittgenstein si
arruolò da volontario nella Grande guerra. Per non parlare di
Marx». Sorprende comunque che siano i giganti tecnologici a
cercare un filosofo: aziende famose per la pragmatica (e
potente) presa sulla realtà, non per l’abitudine alla
riflessione.
«Google,
come tanti altri, si è scontrata con problemi molto più ampi
di quelli tecnici o legislativi — dice Floridi —: sono
questioni concettuali ed etiche, cioè filosofiche. Succede
ora perché la società dell’informazione sta entrando in una
fase matura. E deve rispondere a domande strutturali, che
riguardano la natura della nostra cultura, come vogliamo
costruire il futuro, che ambiente vogliamo».
come tanti altri, si è scontrata con problemi molto più ampi
di quelli tecnici o legislativi — dice Floridi —: sono
questioni concettuali ed etiche, cioè filosofiche. Succede
ora perché la società dell’informazione sta entrando in una
fase matura. E deve rispondere a domande strutturali, che
riguardano la natura della nostra cultura, come vogliamo
costruire il futuro, che ambiente vogliamo».
Tra
le questioni più impellenti c’è proprio il diritto all’oblio: a
maggio 2014 la Corte di giustizia dell’Ue aveva stabilito che i
suoi cittadini devono poter ottenere la rimozione dai
motori di ricerca dei link ai «contenuti non più rilevanti».
Google ha chiamato dieci esperti, tra cui Floridi, perché
l’aiutassero a decidere le regole
le questioni più impellenti c’è proprio il diritto all’oblio: a
maggio 2014 la Corte di giustizia dell’Ue aveva stabilito che i
suoi cittadini devono poter ottenere la rimozione dai
motori di ricerca dei link ai «contenuti non più rilevanti».
Google ha chiamato dieci esperti, tra cui Floridi, perché
l’aiutassero a decidere le regole
Tra
le questioni più impellenti c’è proprio il diritto all’oblio: a
maggio 2014 la Corte di giustizia dell’Ue aveva stabilito che i
suoi cittadini devono poter ottenere la rimozione dai
motori di ricerca dei link ai «contenuti non più rilevanti».
Google ha chiamato dieci esperti, tra cui Floridi, perché
l’aiutassero a decidere le regole
le questioni più impellenti c’è proprio il diritto all’oblio: a
maggio 2014 la Corte di giustizia dell’Ue aveva stabilito che i
suoi cittadini devono poter ottenere la rimozione dai
motori di ricerca dei link ai «contenuti non più rilevanti».
Google ha chiamato dieci esperti, tra cui Floridi, perché
l’aiutassero a decidere le regole
La
società dell’informa -zione sta entrando in una fase matura. E
deve rispondere a domande strutturali Si tratta della
natura della nostra cultura, di come vogliamo costruire il
futuro e che ambiente vogliamo
società dell’informa -zione sta entrando in una fase matura. E
deve rispondere a domande strutturali Si tratta della
natura della nostra cultura, di come vogliamo costruire il
futuro e che ambiente vogliamo
per
farlo. «Si scontrano due principi: il diritto alla privacy e
quello del pubblico all’informazione. Per noi la soluzione era
eliminare i link a livello europeo, ma non globale». A luglio
il Garante per la privacy francese ha ingiunto di
cancellarli anche da google.com.
farlo. «Si scontrano due principi: il diritto alla privacy e
quello del pubblico all’informazione. Per noi la soluzione era
eliminare i link a livello europeo, ma non globale». A luglio
il Garante per la privacy francese ha ingiunto di
cancellarli anche da google.com.
«
L’azienda ha annunciato che non lo farà. Sembra un conflitto
commerciale, invece è la crisi del sistema nato con la pace di
Vestfalia. Dalla metà del ‘600 abbiamo vissuto una
corrispondenza completa tra geografia e legge, in base al
principio che le regole del mio Paese valgono all’interno del
mio Paese, quelle del tuo Paese solo lì. Ci sono volute guerre
sanguinosissime per arrivare a questa conclusione. Ora sta
saltando».
L’azienda ha annunciato che non lo farà. Sembra un conflitto
commerciale, invece è la crisi del sistema nato con la pace di
Vestfalia. Dalla metà del ‘600 abbiamo vissuto una
corrispondenza completa tra geografia e legge, in base al
principio che le regole del mio Paese valgono all’interno del
mio Paese, quelle del tuo Paese solo lì. Ci sono volute guerre
sanguinosissime per arrivare a questa conclusione. Ora sta
saltando».
«
L’azienda ha annunciato che non lo farà. Sembra un conflitto
commerciale, invece è la crisi del sistema nato con la pace di
Vestfalia. Dalla metà del ‘600 abbiamo vissuto una
corrispondenza completa tra geografia e legge, in base al
principio che le regole del mio Paese valgono all’interno del
mio Paese, quelle del tuo Paese solo lì. Ci sono volute guerre
sanguinosissime per arrivare a questa conclusione. Ora sta
saltando».
L’azienda ha annunciato che non lo farà. Sembra un conflitto
commerciale, invece è la crisi del sistema nato con la pace di
Vestfalia. Dalla metà del ‘600 abbiamo vissuto una
corrispondenza completa tra geografia e legge, in base al
principio che le regole del mio Paese valgono all’interno del
mio Paese, quelle del tuo Paese solo lì. Ci sono volute guerre
sanguinosissime per arrivare a questa conclusione. Ora sta
saltando».
Ma
né Google né gli Stati, dice Floridi, sono pronti a
riconoscerlo. «Giocano tutti al gioco di Gutenberg: fanno
finta che stiamo ancora parlando di stampa. Google si descrive
come il catalogo di una biblioteca virtuale, gli Stati
dicono che togliere i link non significa togliere i
contenuti, quindi non è censura. Ma il primo non esplicita che
dà diversa priorità alle informazioni a seconda della
pubblicità o perché sono servizi legati all’azienda (è suo
diritto, è un’impresa). I secondi scordano che quando rimuovi
i link è come se il contenuto non esistesse: oggi la mappa
conta più del territorio».
né Google né gli Stati, dice Floridi, sono pronti a
riconoscerlo. «Giocano tutti al gioco di Gutenberg: fanno
finta che stiamo ancora parlando di stampa. Google si descrive
come il catalogo di una biblioteca virtuale, gli Stati
dicono che togliere i link non significa togliere i
contenuti, quindi non è censura. Ma il primo non esplicita che
dà diversa priorità alle informazioni a seconda della
pubblicità o perché sono servizi legati all’azienda (è suo
diritto, è un’impresa). I secondi scordano che quando rimuovi
i link è come se il contenuto non esistesse: oggi la mappa
conta più del territorio».
Conta
anche perché ormai siamo abituati a pensare che quello che
«dice» Google è vero: eppure — ha fatto notare il sito
«Quartz» — non è così. Se in inglese chiedi al motore di
ricerca: «perché si sono estinti i dinosauri?», trovi tra i
primi risultati un sito con spiegazioni
anche perché ormai siamo abituati a pensare che quello che
«dice» Google è vero: eppure — ha fatto notare il sito
«Quartz» — non è così. Se in inglese chiedi al motore di
ricerca: «perché si sono estinti i dinosauri?», trovi tra i
primi risultati un sito con spiegazioni
Il
motore di ricerca non deve dire la verità, ma solo quello che
gli altri guardano rispetto a un tema La nostra identità
personale dipende sempre di più da quello che avviene online
Le compagnie che si occupano di tecnologia si confrontano con
grandi questioni concettuali ed etiche
motore di ricerca non deve dire la verità, ma solo quello che
gli altri guardano rispetto a un tema La nostra identità
personale dipende sempre di più da quello che avviene online
Le compagnie che si occupano di tecnologia si confrontano con
grandi questioni concettuali ed etiche
bibliche,
non scientifiche. E allora? Dobbiamo pretendere che Google
dica la verità? No, secondo Floridi: «Sarebbe pericoloso,
lo trasformeremmo in un oracolo: dobbiamo invece ricordarci
che ci sta solo dicendo cosa le persone guardano quando
cercano una risposta a quella domanda».
non scientifiche. E allora? Dobbiamo pretendere che Google
dica la verità? No, secondo Floridi: «Sarebbe pericoloso,
lo trasformeremmo in un oracolo: dobbiamo invece ricordarci
che ci sta solo dicendo cosa le persone guardano quando
cercano una risposta a quella domanda».
bibliche,
non scientifiche. E allora? Dobbiamo pretendere che Google
dica la verità? No, secondo Floridi: «Sarebbe pericoloso,
lo trasformeremmo in un oracolo: dobbiamo invece ricordarci
che ci sta solo dicendo cosa le persone guardano quando
cercano una risposta a quella domanda».
non scientifiche. E allora? Dobbiamo pretendere che Google
dica la verità? No, secondo Floridi: «Sarebbe pericoloso,
lo trasformeremmo in un oracolo: dobbiamo invece ricordarci
che ci sta solo dicendo cosa le persone guardano quando
cercano una risposta a quella domanda».
Internet,
ormai, tocca tutti gli aspetti della nostra vita: «Anche la
nostra identità personale dipende sempre di più da quello che
avviene online: è influenzata da ciò che crediamo di essere e
da ciò che gli altri pensano di noi, oltre che da ciò che siamo. I
social media sono tecnologie potentissime di controllo
delle informazioni e non possiamo non tenerne conto». Anche
politicamente: un esperimento di Facebook ha dimostrato che
modificando il suo algoritmo può rendere le persone un po’
più tristi o felici. «Cosa succederebbe se lo facesse
durante un referendum? — si chiede Floridi —. Sono questioni
che gli Stati devono iniziare a pensare insieme. Non possono
lasciare tutto nelle mani di Silicon Valley».
ormai, tocca tutti gli aspetti della nostra vita: «Anche la
nostra identità personale dipende sempre di più da quello che
avviene online: è influenzata da ciò che crediamo di essere e
da ciò che gli altri pensano di noi, oltre che da ciò che siamo. I
social media sono tecnologie potentissime di controllo
delle informazioni e non possiamo non tenerne conto». Anche
politicamente: un esperimento di Facebook ha dimostrato che
modificando il suo algoritmo può rendere le persone un po’
più tristi o felici. «Cosa succederebbe se lo facesse
durante un referendum? — si chiede Floridi —. Sono questioni
che gli Stati devono iniziare a pensare insieme. Non possono
lasciare tutto nelle mani di Silicon Valley».
Floridi
intanto — da filosofo — continuerà a pensare il suo tempo.
C’è una domanda, però, a cui vorrebbe poter rispondere ed è
senza tempo. «Vorrei sapere se esiste Dio — dice, poi ride —: se
Google potesse darmi una risposta, lo vorrei tanto sapere».
intanto — da filosofo — continuerà a pensare il suo tempo.
C’è una domanda, però, a cui vorrebbe poter rispondere ed è
senza tempo. «Vorrei sapere se esiste Dio — dice, poi ride —: se
Google potesse darmi una risposta, lo vorrei tanto sapere».
Floridi
intanto — da filosofo — continuerà a pensare il suo tempo.
C’è una domanda, però, a cui vorrebbe poter rispondere ed è
senza tempo. «Vorrei sapere se esiste Dio — dice, poi ride —: se
Google potesse darmi una risposta, lo vorrei tanto sapere».
intanto — da filosofo — continuerà a pensare il suo tempo.
C’è una domanda, però, a cui vorrebbe poter rispondere ed è
senza tempo. «Vorrei sapere se esiste Dio — dice, poi ride —: se
Google potesse darmi una risposta, lo vorrei tanto sapere».
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