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neamente a livello logico (come può esistere una
vox signicativa
il cui signicatoè l’assenza di ogni signicato?), ontologico (è il nulla una creatura di Dio? Cosavuol dire che Dio ha creato le cose dal ‘nulla’? Se e quale modalità di esistenza puòavere il nulla tra le idee-modello con le quali il Padre ha plasmato per mezzo delVerbo il mondo sensibile?), gnoseologico (come si può conoscere il nulla?), etico(se tutto il creato, in quanto è da Dio, è
bonum
, quali implicazioni etiche presentaporre il nihil come non
bonum
o il male come
nihil
?).Sforzandosi di rispondere a queste domande, la cui pretesa veritativa sembrain parte sfuggire, per la sensibilità moderna, a qualsiasi tentativo di risposta ade
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guata, i pensatori dell’Alto Medioevo hanno aperto vasti campi d’indagine il cuifascino rimane oggi intatto, concretizzandosi in tematiche quali la pensabilità diciò che non è a livello logico e matematico, il nulla mistico, il ripensamento dellatrascendenza come indisponibilità ontoteologica, le varie forme di nichilismo e delsuo superamento.
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P A R T
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